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Notizie dal settore immobiliare
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Laura Croci e la comunicazione di Evviva Casa
Tu ti occupi dei social media per EvvivaCasa?
In realtà più in generale di comunicazione. Responsabile della comunicazione è una definizione che riesce a fare da ombrello a tutto quello che faccio.
La comunicazione nel mondo dell’immobiliare richiede diverse competenze disciplinari per gestire una serie di canali comunicativi. Intendo con questo i social media, naturalmente, ma anche le landing pages dei siti, la comunicazione cartacea di brochure e volantini, che permettono al pubblico di conoscere l’ultimo immobile messo in vendita dall’agenzia in un determinato territorio. EvvivaCasa stamperà supporti cartacei differenziati per le varie zone perché lavora da Senigallia a Porto Sant’Elpidio e bisogna portare sul territorio informazioni legate al target di riferimento.
Dopo l’immobile, l’altro soggetto da valorizzare è la persona: ogni agente ha le sue peculiarità – quelle che in inglese si chiamano soft skill – e competenze tecniche specifiche – le hard skill. Restando intorno alla figura di Fausto, ad esempio, lui è avvocato e le sue conoscenze tecniche vanno fatte emergere nei video che creiamo, per informare i suoi clienti sui tanti aspetti burocratici legati all’iter d’acquisto di un immobile.
Gestire questo intreccio di piani comunicativi e informazioni differenti richiede un pensiero laterale costante e una visione globale, sia del progetto EvvivaCasa sia dei singoli agenti. Ci vuole anche una grande attenzione perché basta una singola variazione nel messaggio per far cambiare la percezione del pubblico.
LA SINCERITÀ RIPAGA NEL SETTORE IMMOBILIARE?
Esatto. Quando presentiamo la squadra o un singolo professionista, basta poco per far passare l’idea che quella persona sia un supereroe, che può risolvere qualsiasi situazione, a fronte di una realtà ben diversa e cioè che è un professionista competente e che sa affrontare più problematiche, lasciando il cliente sereno. Il secondo messaggio è più equilibrato e non crea false aspettative.
Lo stesso vale per le case: dietro a un’immobile ci sono caratteristiche tecniche, una storia e anche criticità, che vanno poi affrontate. Questo quadro richiede una comunicazione credibile perché la casa deve essere valorizzata, ma non possiamo mentire per venderla perché farlo comporterebbe un ritorno del tutto negativo.
Non puoi mistificare la realtà…
No, esatto. Tengo particolarmente alla trasparenza nella comunicazione che faccio, per creare un rapporto di vera fiducia con il pubblico dei nostri agenti. Ci vuole tanto per costruirsi una reputazione e un attimo per distruggerla, è risaputo, e per questo motivo lavoro con tali principi di fondo, evitando contraccolpi negativi quando poi il cliente va a verificare quanto da noi promesso.
Devi creare referenze positive grazie al passaparola dei clienti soddisfatti; è questa la chiave di una comunicazione di successo, che richiede più tempo ma dà risultati migliori delle scorciatoie meno etiche.
Il cliente entusiasta, a cui hai risolto un problema, è il miglior biglietto da visita per un agente.
COMUNICARE L’IMMOBILE E L’AGENTE
Quante mansioni segui dentro l’agenzia di EvvivaCasa, nello specifico?
Uno dei miei compiti è quello di creare i contenuti degli annunci pubblicitari, che comprendono foto, video e testo. I messaggi che accompagnano questi annunci di vendita devono essere calibrati e non sempre è facile creare quello perfetto.
Poi seguo gli aspetti grafici del materiale comunicativo, sia cartaceo sia nei social network, passando per i siti web.
Ultimamente mi sto occupando anche di personal branding per gli agenti che hanno voluto investirci, come Fausto appunto. Non tutti curano questo aspetto, ma chi lo fa deve essere accompagnato nella traduzione in messaggi efficaci delle sue competenze e caratteristiche specifiche, come accennato prima.
Facciamo un esempio noto a tutti, il programma TV “Casa a prima vista”.
Quello è il punto di riferimento, se vogliamo prenderne uno: ogni consulente ha una sua personalità e competenze specifiche. A volte il mio lavora si trasforma e sembra un po’ di fare la psicologa, se mi permetti il paragone: devo capire quali sono i veri pregi del professionista e aiutarlo a metterli in evidenza. A volte lui o lei non è consapevole dei suoi punti di forza, magari ne ha in mente altri e sta a me vedere il suo reale potenziale per farlo risaltare.
Quale è la parte del tuo lavoro che preferisci?
Quando creo il contenuto per le case: fare un servizio fotografico o video per il singolo immobile mi permette di essere particolarmente creativa. Non voglio dire che lavorare con le persone sia meno bello, ma è più complesso, c’è di mezzo la volontà dell’altro e bisogna mediare per raggiungere il miglior obiettivo. Con le case il processo creativo è più libero.
Altro aspetto che amo è quando riesco a mettere in contatto il pubblico con l’agenzia: arrivano persone che vogliono vendere un bene che rappresenta per loro più di un valore economico perché c’è di mezzo un legame affettivo. Generare fiducia nel pubblico, tale per cui decida di mettere in mano a un nostro agente il bene che considera tanto importante, è per me un grande successo.
Questo lo faccio con un lungo percorso, durante il quale racconto una storia e solo essendo onesta potrò portare avanti la mia narrazione con coerenza.
LAVORARE CON EVVIVACASA
Hai lavorato sempre nell’immobiliare?
No, ho approfondito questo settore attraverso innumerevoli canali e mezzi nel corso degli anni. Ho avuto poi la fortuna d’incontrare un’agenzia immobiliare seria, qual è EvvivaCasa, ed è stato molto piacevole poi usare gli strumenti che avevo ottenuto per valorizzare e supportare questa realtà. Quando esiste tale sinergia con il cliente, che ti permette di esprimerti al meglio, andare al lavoro è molto bello.
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